Legittima difesa domiciliare in Italia, si può sparare di notte
Legittima difesa domiciliare in Italia, si può sparare di notte
Ci si può dunque difendere?
Chi paga le spese processuali?
Legittima difesa domiciliare, la nuova normativa ha ricevuto l’ok della Camera, dopo due anni di tira e molla, com’è noto, con 225 voti a favore, 166 contrari e 11 astenuti. Il testo dell’art 52 cp, approvato tra le polemiche e con il voto contrario del centro destra, analogamente a quanto previsto dall’ordinamento francese, prevede l’ampliamento della fattispecie della legittima difesa in Italia rispetto alle aggressioni notturne in casa e l’esclusione della colpa per chi reagisce di fronte a situazioni che comportano pericolo per la propria vita e libertà.
La proposta legge sulla legittima difesa è dunque diventata legge.
Il nuovo art. 52 del Codice penale, secondo il testo licenziato (frutto degli emendamenti approvati dall’aula rispetto al testo uscito dalla commissione), prevede che sarà considerata legittima difesa la reazione (anche con le armi di autodifesa) a un’aggressione commessa “in tempo di notte ovvero la reazione a seguito dell’introduzione nei luoghi ivi indicati con violenza alle persone o alle cose ovvero con minaccia o con inganno”.
E’ sempre esclusa dunque la colpa di chi reagisce per legittima difesa “in situazioni comportanti un pericolo attuale per la vita, per l’integrità fisica o per la libertà personale o sessuale“; questa è l’altra novità, derivante dall’emendamento approvato dall’aula: si precisa che l’azione deve essere conseguenza del grave turbamento psichico causato dall’aggressore: una norma che cerca di superare il problema dell’eccesso colposo di chi si è difeso legittimamente, per il quale sono finite indagate non poche persone vittime di aggressioni, con relative polemiche.
Infine, nel caso in cui venga dichiarata la non punibilità di chi ha reagito per legittima difesa, la legge sulla legittima difesa domiciliare prevede che le spese processuali e i compensi spettanti all’avvocato saranno a carico dello Stato: a tal riguardo, si prevede per l’erario un onere stimato in circa 295mila euro a partire dal 2017.
Le novità, tuttavia, sono tutt’altro che definitive: la legge infatti ora passa al vaglio del Senato dove si preannunciano altre modifiche (e polemiche).
Altre informazioni sulla legittima difesa e la nuova legge potete trovare sul sito di Studio3A